Fonditori con sede a Verona nel passato

Sec. VII: Maestro delle campane del vescovo Moro

Sec. XI: Maestro della campana di San Massimo

Sec. XII: Gislimerio, Oliviero

Sec. XIV: Gerardo, Vivenzio e Vittore, Manfredino, Jacopo, Zanfrancesco

Sec. XV: Maestro di Incaffi, Maestro di San Zeno, Maestro di S.Margherita, Piero da Burgos, Gasparino, Michele, Sebastiano, Fam. Zeno e Michel di Francia, Fam. Checcherle

Sec. XVI: Fam. Bonaventurini, Fam. Da Levo e Potier, Quarturoni

Sec. XVII: Galvano, Vitelmi, Fam. Raineri, Plati, Pesenti, Alessandrini, Fam. Franzone, Derossi

Sec. XVIII: Fam. Ballini, Poni, Olmo, Soletti, Domenichini, Larducci, Fam. Crespi, Paglia, Fam. Ruffini, Fam. Partilora-Selegari, Fam. Micheletti, Casali,Fam. Cavadini L.

Sec. XIX: Fam. Cavadini G., Fam. Chiappani, Fam. Barigozzi

In corsivo gli artefici della scuola rinascimentale franco-veronese.

In sottolineato gli artefici della scuola manieristico-ruffiniana.

Esiste ancora qualche campana dei tempi del vescovo Moro?

Una storia fusoria di tutto rispetto per durata e prestigio, storia che si intreccia con il ruolo di Verona anche come luogo di incrocio di importanti vie di comunicazione.
Inoltre, una storia fusoria che conserva miracolosamente intatto il suo reperto più antico: la campana ottagonale di San Zeno Maggiore, che potrebbe risalire addirittura al sec.VII.

Si, la campana di San Zeno Maggiore potrebbe risalire appunto al tempo del Vescovo San Moro. Trattasi di una fusione in bronzo singolarissima, realizzata ad imitazione di campane poligonali costruite in lamiera ribattuta. Esempio: questa campana conservata in un museo di Colonia e pure assegnata al sec.VII:

io e il Raffo abbiamo visto che hai messo in corsivo Giovanni Cavadini e non hai sottolineato la famiglia Cavadini... ma non derivano dalla scuola ruffiniana?