Con San Paolo mi toccate il cuore... Ecco quindi un estratto (copia/incolla) da un mio lavoro sulle campane Sudtirolesi.
SANKT PAULS IN EPPAN / SAN PAOLO DI APPIANO
Pfarrkirche zur Bekehrung des hl. Pauls / Parrocchiale della Conversione di San Paolo
La frazione San Paolo di Appiano, a pochi km da Bolzano, vanta una notevole chiesa parrocchiale realizzata a partire dal 1461. Sul lato destro della facciata emerge, superba ed imponente, la torre campanaria completata nel 1640, contraddistinta da robusti contrafforti angolari e da una slanciata cuspide a cipolla. L’altezza complessiva, compresa la croce, raggiunge gli 85,05 metri.
In seguito al completamento della cella campanaria, venne installata una prima grande campana, realizzata nel 1507 dal fonditore tirolese Hans Melser; nel 1677 la campana venne rifusa da Paolo De Paoli di Trento.
La campana del De Paoli si incrinò nel 1701, e la sua rifusione venne commissionata ad uno dei più abili e famosi artisti dell’epoca, Georg Grassmayr di Bressanone. La grande campana di San Paolo, denominata “Anna Maria”, acquisì grande notorietà per la raffinata qualità del suono, e al giorno d’oggi è ancora considerata la più famosa campana del Sud Tirolo. La campana è contraddistinta da una buona precisione tonale, da un’Ottava Inferiore particolarmente intensa, da una coloritura timbrica di particolare effetto estetico, e da un carattere forte ed autoritario. La “Anna Maria”, considerata il prototipo della forma Barocca Brissinese, ha mantenuto per due secoli il primato dimensionale nel Sud Tirolo, fino alla realizzazione della “Augustinusglocke” dell’Abbazia Muri Gries di Bolzano avvenuta nel 1895.
Nel 1844 vennero commissionate sette nuove campane al fonditore Bartolomeo Chiappani di Trento, accordate in scala diatonica maggiore con il campanone esistente, e l’evento venne celebrato per la sua felice riuscita. Proprio in quegli anni, infatti, la ditta Chiappani iniziava ad affermarsi anche al di fuori delle regioni Trentina e Tirolese per la raffinata qualità dei suoi prodotti.
La requisizione bellica del 1917 causò l’asporta-zione da parte del governo Austro-Ungarico delle campane ottocentesche. Nel 1923 le campane requisite vennero ripristinate dalla ditta Colbachini di Padova, ma riuscirono di qualità scadente e quindi inadeguate al bellissimo campanone.
Si giunse quindi al 1937, quando venne affidato il rifacimento delle sette campane alla ditta Grassmayr di Innsbruck; nell’occasione si decise di modificare la scala musicale da maggiore a minore, e l’accordo con la “Anna Maria” riuscì esemplare.
Le pregiate caratteristiche del campanone e delle sette campane minori, e la notevole estetica musicale dell’insieme, consentono di classificare il concerto di San Paolo di Appiano come uno dei più interessanti,
spettacolari e suggestivi di tutta la regione alpina del Tirolo.
Il concerto campanario di San Paolo di Appiano risulta così costituito: SIb2 kg 3860 (1701), REb3 kg 2270, MIb3 kg 1556, FA3 kg 1089, SOLb3 kg 884, LAb3 kg 637, SIb3 kg 448, REb4 kg 247 (1937).
Oltre a queste otto campane, è presente sul campanile una campana più piccola (kg 70) fusa nel 1735 da Anton Zwölfer di Bolzano nella forma Manieristica Bolzanese.