Benvenuto!

Rileggendo la mia vecchia presentazione ho deciso di riscrivere due righe su di me e poi eliminerò il mio vecchio biglietto da visita.
Classe 1962, tra pochissimo cinquantenne, nasco campanariamente a Vicenza, all'ombra del mio campanile di San Marco, un'estate di 39 anni or sono (nel '13 son 40 che impressione!). Giocavo all'oratorio e il responsabile della "San Marco" mi propose di provare ad imparare...e ho imparato! In questi quasi quarant'anni mi sono dilettato a suonare e dirigere concerti in moltissime torri campanarie a sistema veronese. Ho fatto parte della prima spedizione ufficiale in Inghilterra a Malvern, nel 1985, alla scoperta di un sistema di suono che ha molti legami con il nostro (Nicola non mollare la tua teoria, è stupenda!). Ho viaggiato moltissimo per ascoltare le più celebri campane del mondo, una su tutte la Gloriosa di Erfurt. La mia passione per la musica mi ha avvicinato alla forma più evoluta di suono delle campane (più evoluta sotto l'aspetto musicale) che è il carillon, strumento che nella nostra penisola non ha ancora fatto la sua comparsa ufficiale, ne esistono alcuni esemplari ma non meritano ancora di essere considerati tali. Fin dalla più tenera età mi sono trovato ad ascoltare campane suonate nei vari sistemi di suono italiani amandone certi e riconoscendone la povertà in altri. Sono stato rappresentante di zona e delegato maestri in seno all'associazione suonatori di campane a sistema veronese, coprendo per un breve periodo la carica di incaricato nel settore socio-organizzativo e di vicepresidente. Compongo regolarmente musiche per i nostri concerti e sono socio dell'associazione italiana di Campanologia termine quest'ultimo che mi vanto aver pronunciato per primo in territorio italiano quasi trent'anni or sono (dopo averlo letto in una pubblicazione francese)! Come suonatore e maestro opero nella torre campanaria di Cavazzale con il locale gruppo campanario, a pochi chilometri dal centro di Vicenza, la San Marco resta nel mio cuore ma le nostre strade si sono separate dieci anni or sono.
Piccola precisazione circa il fatto che mi sono iscritto come maestrobozzo..., c'è molta ironia in questo, nasce tutto da un vecchio articolo del giornale di Vicenza che mi dette del maestro e poi in seguito quando dirigevo il coro della mia parrocchiale ero chiamato da tutti Maestro, tutto ciò con molta ironia, non ho mai usato comportamenti da maestro però l'appellativo è rimasto ancor oggi, tra molti amici vengo chiamato così, senza merito alcuno. L'aspetto che più mi affascina nel mondo dei campanari è quello umano, il gusto di trascorrere assieme e condividere la passione per il suono non ha eguali, allunga la vita, assieme al popolo dei campanari non si invecchia mai!